FIVET e ICSI

Cosa sono

FIVET e ICSI

Cosa sono
La FIVET e la ICSI sono tecniche di secondo livello che prevedono la manipolazione dei gameti in vitro, al fine di generare embrioni che verranno poi impiantati nell'utero della donna.
Le tecniche prevedono innanzitutto una stimolazione ovarica che viene eseguita utilizzando gonadotropine (FSH ed LH ricombinante o urinario). La cescita follicolare multipla viene monitorizzata eseguendo delle ecografie transvaginali ed attraverso la misurazione plasmatica del β17 estradiolo (l’ormone prodotto dai follicoli in fase di crescita), al fine di determinare il momento appropriato per il recupero degli ovociti.
Quando i follicoli appaioni maturi e quando il valore del β17 estradiolo è adeguato, viene somministrato un ormone, la gonadotropina corionica umana (HCG), la cui funzione è quella di indurre l'ovulazione dei follicoli.

Circa 36 ore dopo la somministrazione dell'HCG, si esegue il prelievo ovocitario, ossia, mediante aspirazione per via vaginale sotto guida ecografia utilizzando un ago di diametro appropriato vengono aspirati i fluidi follicolari, all'interno dei quali dovrebbero essere presenti gli ovociti.

Al termine del preievo ovocitario, viene richiesto al partner maschile di poter effettuare la raccolta di un campione seminale che, dopo adeguata preparazione, viene utilizzato per inseminare gli ovociti.

Mentre nella FIVET l’inseminazione viene effettuata ponendo a diretto contatto ovociti e spermatozoi, nella ICSI un singolo spermatozoo viene inserito all’interno di ciascun ovocita mediante l'utilizzo di un microago.

Dopo circa 16 ore dall'inseminazione si osserva la presenza di una normale avvenuta fecondazione, (presenza dei due nuclei, quello di provenienza materna e quello di provenienza paterna).
Gli embrioni formatisi vengono mantenuti in coltura per un tempo che va dai due ai cinque giorni, fino al trasferimento in utero.

Il trasferimento embrionario è la fase piu delicata della procedura. In questa fase gli embrioni selezionati vengono trasferiti in utero attraverso l'utilizzo di un catetere di piccolo diametro.

Trascorse due settimane dal trasferimento, l’esito del trattamento viene appurato mediante il dosaggio della ß-HCG plasmatica, un ormone prodotto dall’embrione impiantato.